Ai membri della EFPP 02/05/2023
Konstantin Siguta
President of Ukrainian Association of Psychoanalytic Psychotherapy (UAPP)
Cari colleghi,
dopo più di un anno di una guerra molto intensa siamo esausti. Ciò
con cui abbiamo a che fare quotidianamente è il bombardamento sistematico dell’intero
territorio dell’Ucraina, senza alcuna logica, che provoca numerose morti fra i civili. Siamo
in costante allerta in attesa di incursioni; i nostri bambini sono in grado di distinguere i
diversi suoni prodotti dai diversi tipi di ordigni e questo è davvero intollerabile. Sono
bambini di guerra; la loro infanzia si è arrestata prematuramente.
Gli Ucraini stanno sperimentando fatica ed esaurimento essendo consapevoli del
tributo quotidiano di vittime fra i soldati e fra i civili. Tuttavia ci stiamo impegnando a fondo:
lavoriamo, paghiamo le tasse, ci aiutiamo reciprocamente, raccogliamo fondi per l’esercito,
raccogliamo abiti, cibo, presidi medici per i rifugiati. Coloro le cui case ancora non sono
state distrutte, sono enormemente grati di poter stare nelle proprie abitazioni e guardano
con dolore a chi della sua casa ha solo un ricordo.
Non sappiamo quando finirà la guerra, la nostra situazione economica è
estremamente difficile, cosa per niente strana considerate le circostanze, ma abbiamo
cibo e tutti i beni di conforto. Stiamo ricevendo una grande quantità di aiuti dai Paesi
occidentali e saremo eternamente grati per questa mano che ci viene tesa. Senza tutto
questo chissà in che situazione ci troveremmo.
Un gran numero di Ucraini ha lasciato il Paese dall’inizio della guerra, famiglie
separate, i bambini vedono i loro padri e altri membri della famiglia sullo schermo dei loro
cellulari. E’ una sfida dal grande peso psicologico. Tutto ciò provoca un sentimento di
profondo cordoglio, ansia, rifiuto, un senso di ingiustizia per la vita persa per sempre nel
periodo di questa guerra.
Lo scorso venerdì un missile ha colpito Dnipro, una postazione avanzata e un
centro umanitario a Est e ha ucciso una giovane donna e la sua figlia di due anni mentre
dormivano pacifiche nei loro letti alle quattro del mattino. Durante la stessa notte un altro
missile ha colpito un condominio a Uman, dove 28 persone sono morte e 154 sono
rimaste ferite. Per alcuni cadaveri non è stata possibile l’identificazione, tanto che i
familiari hanno dovuto donare campioni di DNA.
Le truppe russe si comportano con grande crudeltà non solo nei confronti dei
militari, ma anche con i civili, assoggettandoli a violenze, torture e omicidi. I territori liberati
dall’occupazione rivelano fosse comuni che gelano il sangue. Intere famiglie, bambini
compresi, hanno trovato la morte per mano degli invasori. Veniamo uccisi perché siamo
Ukraini e vogliamo vivere liberi nella nostra terra. E’ impensabile e inimmaginabile.
Durante questo anno di guerra in Ucraina è aumentato il numero di persone
sofferenti per PTSD, disturbi di ansia e disturbi depressivi, così come per malattie
psicosomatiche. I membri della nostra organizzazione in Ucraina continuano a praticare
psicoterapie, sia nel Paese che all’estero, offrendo sostegno psicologico volontario ai
militari, alle famiglie, ai rifugiati e ai migranti. La UAPP (Ukrainian Association for
Psychoanalytic Psychotherapy) continua il suo programma di supervisioni e di training
teorico basato sugli standard della EFPP; allo stesso modo proseguono i gruppi Balint e le
supervisioni di gruppo per sostenere l’attività e l’identità professionale dei suoi membri.
Siamo felici di essere membri della EFPP e immensamente grati a tutti i colleghi
della EFPP per la loro comprensione e per il loro supporto. Siamo infinitamente grati a
tutto il mondo occidentale per il supporto che ci offre, per ricordarsi di noi ogni giorno e per
comprendere che, insieme, stiamo lottando per il nostro futuro, per i valori dell’Europa, per
la democrazia e per la autodeterminazione e il rispetto, valori che non possono essere
messi in dubbio nel 21° secolo.
Grazie per la vostra attenzione
Konstantin Siguta
sigutak@gmail.com